1 Accademia di Torino Radu Dragomirescu
2 Accademia di Bologna Silvia Evangelisti
3Accademia di Roma Gianfranco Notargiacomo
4Accademia di Carrara Omar Galliani
5Accademia di Palermo Marco Cingolani 24/11/2010
6Accademia di Urbino Luigi Carboni
7Accademia LABA di Brescia Albano Morandi
8Accademia di Napoli Nini Sgambati
9Accademia di Venezia Gloria Vallese
10 Accademia di Roma Barbara Tosi
Docenti internazionali:
Tony Cragg (artista e direttore della Kunstakademie di Dusseldorf)
Progetto didattico per l'anno accademico 2010/11 presentato congiuntamente dalle cattedre dei professori Gaetano Grillo, Stefano Pizzi e Nicola Salvatore.
Accademia Italia
Campus Pittura
Il progetto si propone come obiettivo la ridefinizione del laboratorio di Pittura inteso come un piccolo "campus" all'interno del quale tre differenti docenti, accomunati da obiettivi artistici convergenti, pur nella differenza dei singoli percorsi, s'incontrano per riflettere sinergicamente sulle modalità linguistiche della Pittura, oggi, fra specificità e contaminazioni.
Si vuole riflettere e dare delle indicazioni su ciò che dovrebbe essere la nuova idea di "laboratorio", quali sono oggi le contaminazioni e quali le specificità del processo didattico in proiezione alle nuove istanze dei giovani, in sintonia e/o in dissenso rispetto al sistema dell'arte contemporanea.
Modalità
Le lezioni delle tre cattedre si svolgeranno contemporaneamente nel primo semestre con un giorno (mercoledì) in comune, al fine di lavorare insieme sviluppando ogni settimana un confronto collettivo.
Gli studenti del triennio elaboreranno una ricerca individuale, ma in relazione al progetto di base ed in previsione di una mostra finale molto impegnativa che coinvolgerà gli studenti che avranno elaborato i progetti più maturi insieme a progetti espositivi elaborati dagli stessi docenti.
Durante l'anno accademico saranno invitati docenti di altre accademie italiane e due docenti di prestigio internazionale, sia a tenere delle brevi lezioni come "visiting teachers" sia per lavorare a più mani per contribuire in qualche modo alla realizzazione del progetto espositivo finale.
L'idea è quella di progettare la grande esposizione finale in un luogo di grande dimensione che si presti ad essere ridefinito secondo contenuti e modalità artistiche che propongano una nuova dimensione dell'idea di laboratorio, intesa come "campus" ovvero come una sorta di "agorà" all'interno della quale le varie componenti riversano le proprie energie creando rapporti sinergici sia fra i soggetti coinvolti sia con lo spazio fisico e architettonico.
Tutto il lavoro sia teorico, sia di percezione, sia l'esposizione finale, sarà documentato con una pubblicazione stampata che diventi strumento didattico da divulgare fra le accademie di Italia. Sarà studiato anche un piano di comunicazione del progetto che abbia delle caratteristiche strategiche e visive conformi ai presupposti teorici elaborati.